È opportuna una premessa. Colum McCann è uno dei miei scrittori preferiti. “Questo bacio vada al mondo intero” (come altro tradurre il titolo originale “Let the world spin”!!) è probabilmente uno dei migliori libri che abbia mai letto (ovviamente suggerisco la sua lettura). Era inevitabile che le mie aspettative fossero elevate.
Appena acquistato, pregustavo già un coinvolgimento emotivo pari a quello provato per gli altri suoi libri.
Apeirogon è, invece, quanto di più lontano e distaccato, un lettore possa mai trovarsi a leggere.
Scrittura meravigliosa, struttura originale e complessa (1001 capitoli, esplicito riferimento a “Le mille e una notte”, più volte citato nel libro), il libro ripercorre le vicende vere di Bassam (palestinese) e Rami (israeliani) accomunati entrambi dalla perdita delle loro figlie: Abir, uccisa da un soldato israeliano per gioco e Smadar morta in un attentato suicida.
I 1001 capitoli brevi percorrono una ideale curva gaussiana su cui McCann distribuisce le infinite sfaccettature, livelli e aspetti di un conflitto assurdo (come infiniti sono i lati del poligono detto Apeirogon) ed il cui vertice è l’incontro fra due persone, due mondi completamente opposti.
Da quanto vi sto raccontando, Apeirogon è un libro difficile e non nascondo il fatto di averci impiagato circa tre mesi per finirlo e di aver quasi festeggiato dopo essere arrivato all’ultima pagina.
Eppure, nonostante tutto, non sono riuscito a accantonarlo in libreria e a dimenticarmene in fretta. Fino ad oggi, che sto scrivendo questa breve recensione, l’ho tenuto sempre sul comodino insieme alle nuove letture, come se percepissi che il libro avesse altro da dirmi.
La vita, a volte, è un presentarsi di situazioni, incontri e occasioni, che ti consentono di vedere le stesse cose, in maniera differente. È quello che mi è capitato recentemente e che mi ha aiutato ad “ascoltare” il libro.
Troppo spesso ci fermiamo alle nostre prime sensazioni.
Ad un primo sguardo, l’Apeirogon è un banale cerchio. McCann ci spiega che solo “zoomando” è possibile vedere che ciò che in apparenza ci sembra una perfetta linea curva, è in realtà una spezzata dagli infiniti lati.
Se ci si ferma al livello di ingrandimento prescelto da McCann, Apeirogon non è altro che un drammatico evento di cronaca romanzato dalle mani di un sapiente scrittore.
Provate ad aumentare il livello di ingrandimento. Vi renderete conto che non è semplicemente un libro sul conflitto Israele-Palestina e delle sue amare conseguenze.
Apeirogn è un libro sulle conseguenze dei conflitti che attanagliano noi tutti quotidianamente, che siano rivolti verso persone terze o che risiedano dentro di noi.
Apeirogon è un piccolo manuale di istruzioni che ci ricorda il segreto su come domare gli incendi, attenuare gli scontri, evitare i conflitti. Sul come divenire, ciascuno di noi, una Shahrazād e domare l’ira del re Shahriyār.
Mi piace sintetizzare questo segreto con una frase del tipo “fate un passo indietro per avvicinarvi al prossimo” o, come direbbe una persona a me cara che mi ha aperto la mente, trasformatevi per trasformare il mondo.
Per quanto possa essere piccolo o grande il vostro mondo da trasformare, trasformatevi. Abbiate fede.
Colum McCann – Apeirogon – Feltrinelli – pag. 518