Però, se devo vivere, piccola stella cadente in questa notte buia come tante, allora devo credere. Perciò, ti prego, se puoi, portami un po’ di forza per aiutarmi a inseguire ancora l’assurdo, rendimi stupida un altro giorno, così che possa pensare di riuscire a mettere armonia nel mondo coi miei gesti. E solo dopo fammi…

“Stolta vecchia terra, che ritorna e si ripete, ancora e ancora. Non manca mai una replica. Come fai a sopportarlo, vecchia sgualdrina, rimettere in scena senza sosta lo stesso identico spettacolo, serate e matinée, mentre il teatro si sgretola intorno a te…” Damon Galgut – La promessa

“Un ragazzo per cui la libertà di orientare il proprio sguardo è più importante dell’ira del suo maestro è invero una creatura rara” Anjali Sachdeva – Tutti i nomi di Dio

“So che la vita può essere bella. Cuasi sempre bella. O bevuto acue fresche e pulite nei giorni caldi, udito il dolce latrato della miamata, uardato la neve scendere piano, portando la cuiete nei boschi.” George Saunders – Volpe 8

“… una nazione che si stava riprendendo da anni di guerra civile, infestata dalla corruzione e oggi oppressa da un nuovo governo illegittimo.” Dave Eggers – La parata

“Mi piaceva pensare di aver scelto la dottoressa Tuttle per caso, che ci fosse qualcosa di predestinato nella nostra relazione, di divino in un certo senso, ma in verità era stata l’unica psichiatra a rispondere al telefono alle undici di sera in un martedì.” Ottessa Moshfegh – Il mio anno di riposo e oblio

“Scegliere una strada ignota e seguirla non è affatto facile, bisogna che la forza fisica e quella spirituale abbiano trovato un equilibrio. A volte bisogna andare avanti pur sapendo di non averlo ancora raggiunto perché non si hanno alternative. Il tempo scorre senza pietà.” Kaho Nashiki – Un’estate con la Strega dell’Ovest

“Accanto a me c’era Cavolo che miagolava. L’ho abbracciato stretto. Il mio morbido pelosetto. Soffice palla di pelo, calda palla di pelo. Lo sento, sono ancora vivo.” Kawamura Genki – Se i gatti scomparissero dal mondo

“Credo che fosse estate. Fumavo e guardavo i bui quartieri-satellite che non si distinguevano quasi più, anche le ultime finestre si stavano spegnendo.” Clemens Meyer – Il silenzio dei satelliti